Totò Cuffaro

Ritornano le Province in Sicilia. E lo fanno con un colpo di mano in commissione Bilancio all’Ars che ha tutto il sapore di una strategia politico/elettorale di una parte del Centrodestra per danneggiare un’altra parte dello stesso Centrodestra. In altre parole Forza Italia e Fratelli d’Italia vorrebbero approfittare delle alleanze e dalle fratture che si stanno verificando in vista delle elezioni europee per scombinare i giochi per le provinciali. Mi spiego meglio: la commissione Bilancio dell’ars è presieduta da Letterio Daidone di Fratelli d’Italia il quale ha dato l’ok all’emendamento presentato da Marco Falcone di Forza Italia, sostenitore dell’allontanamento della Dc dalle liste europee di Forza Italia. Un’accelerazione delle procedure che punta all’elezione contestuale in Sicilia per le europee e per le provinciali (e molte amministrative). E, guarda caso, Sia Forza Italia che Fratelli d’Italia puntano ad avere delle proprie liste per superare lo sbarramento del 4 % mentre molti altri partiti come la Lega, il Movimento per l’Autonomia e la stessa Dc, hanno concordato o stanno portando avanti delle alleanze che unirebbero vari simboli sulla stessa scheda. Inoltre la decisione non era stata concordata prima e quindi ha proprio il sapore di un colpo di mano. Le prime scintille le provocano i 5 Stelle con Nuccio Di Paola alle quali risponde Annalisa Tardino auspicando un’accelerazione dell’iter anche per l’abolizione della legge Delrio ma mette le mani avanti sulle mire della Lega per almeno una delle province più importanti. Totò Cuffaro incassa un altro colpo da parte degli alleati della sua stessa maggioranza e manda messaggi. Intanto che “manca soltanto la presa d’atto della Prima Commissione dell’Ars, presieduta dall’on. Ignazio Abbate della Democrazia Cristiana – Sicilia, che, come tutto il nostro partito, è un grande sostenitore del ritorno delle province e che vogliamo ringraziare per il lavoro svolto”. E aggiunge l’approvazione della legge sarà un impegno mantenuto con gli elettori siciliani del governo Schifani. È un risultato importante che ci consentirà una migliore rappresentanza democratica e la salvaguardia del territorio”. Ma in un altro contesto precisa che quanto accaduto con Forza Italia “Non è una rottura politica. Io e la Dc restiamo alleati fedeli del Governo Schifani”. Almeno perora. Quanto alla sua eventuale candidatura alle elezioni europee, ben sapendo del peso che questa avrebbe si lascia andare ad un enigmatico “Ci Penserò”.

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