I Carabinieri e la Procura antimafia di Caltanissetta hanno arrestato 9 indagati presunti affiliati al clan di Campofranco. Tra i 9 sono stati ristretti in carcere 7, e altri 2 ai domiciliari. Un altro è irreperibile e ricercato. Gli si contestano i reati di associazione mafiosa, estorsione (soprattutto in appalti di lavori pubblici) aggravata dal metodo mafioso e dalla disponibilità di armi, detenzione e spaccio di droga. Le indagini sono state avviate nell’ottobre del 2022 dopo la scarcerazione di Angelo Schillaci, che ha scontato una condanna per mafia. Gli indagati si sarebbero occupati della riorganizzazione del clan, con rapporti anche con soggetti di Milena e della provincia di Agrigento. La famiglia mafiosa di Campofranco, nota anche come clan Vaccaro perché capeggiata dai fratelli Domenico e Lorenzo Vaccaro, è da tempo al centro degli equilibri mafiosi della provincia di Caltanissetta. In particolare, Domenico Vaccaro, ultimo rappresentante provinciale di Cosa nostra nissena, ha assunto un ruolo rilevante negli equilibri della mafia siciliana dopo l’arresto di Riina, perché scelto come suo sostituto dal capo della commissione provinciale ‘Piddu’ Madonia, anche lui arrestato.

In carcere sono finiti: Gioacchino Cammarata, 54 anni di Milena; Rino Claudio Di Leo, 63 anni di Campofranco; Calogero Maria Giusto Giuliano, 72 anni di Campofranco; Angelo Schillaci, 62 anni di Campofranco; Calogero Schillaci, 44 anni di Mussomeli; Giuseppe Paolino Schillaci, 57 anni di Milena; Vincenzo Spoto, 66 anni di Agrigento.

Arresti domiciliari per: Luigi Cocita, 45 anni di Caltanissetta (ricercato); Gian Luca Lamattina, 51 anni; Fabio Giovenco, 51 anni di Campofranco. Per un’altra indagata – Carmelina Schillaci, 42 anni di Agrigento – il gip del tribunale di Caltanissetta ha rigettato la richiesta di applicazione di misura cautelare.