I vigili del fuoco hanno trovato un cadavere in una delle stanze del reparto di Medicina dell'ospedale di Ribera, dove in serata è divampato un incendio. Si tratta di un paziente romeno rimasto intrappolato, 29 marzo 2024. Il comando provinciale dei pompieri di Agrigento ha inviato anche un mezzo che farà da unità di crisi locale. ANSA/POLIZIA DI STATO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

All’Ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera è giunto e lavorerà a breve il Niat, il Nucleo investigativo speciale dei Vigili del fuoco. Il suo compito è ricostruire con esattezza la dinamica di quanto accaduto ieri sera nel reparto di Medicina, ovvero il perché dell’incendio che ha ucciso un paziente e ha sollevato paura e panico. Dai primi accertamenti dei Vigili del fuoco di Agrigento e Sciacca è emerso che non è esplosa alcuna bombola d’ossigeno in quanto la conduttura è canalizzata al muro. E’ invece scoppiato il macchinario di somministrazione dell’ossigeno. E ciò perché il romeno di 53 anni morto si sarebbe tolta la mascherina per l’ossigeno e avrebbe  acceso una sigaretta, la scintilla che ha scatenato il fuoco e causato la sua morte, carbonizzato.  Il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, martedì prossimo  2 aprile sarà all’ospedale della “città delle arance” per un sopralluogo. Incontrerà medici e personale sanitario anche per tracciare un preventivo di recupero del reparto, adesso dichiarato inagibile.

I Vigili del fuoco hanno evacuato il personale sanitario e gli altri quattro pazienti ricoverati nello stesso reparto con il romeno. Nessun ferito o intossicato.