Adolfo Urso

Una maggiore attenzione del Governo a livello nazionale ed europeo sulla produzione e il consumo del salmone affumicato. E’ quanto chiederanno mercoledì prossimo i soci del Consorzio degli affumicatori Cami al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.  Il settore, in questo momento, non ha una regolamentazione chiara a livello europeo e solo recentemente, grazie all’impegno dell’associazione ESSA (European Salmon Smokers Association) nella quale hanno un ruolo prevalente Paesi come la Francia, la Spagna oltre naturalmente all’Italia, si è riusciti a far approvare dalla Commissione europea un regolamento che garantisce le procedure di Stiffening o di irrigidimento, respingendo le richieste di modifica presentate dalla Polonia. Gli affumicatori dei tre Paesi hanno sostenuto la necessità di una regolamentazione europea sullo stiffening, ovvero l’irrigidimento, tramite congelamento del prodotto fresco per agevolare l’affettatura meccanica, limitando il periodo consentito per il rassodamento e l’affettatura fino ad una durata massima di 96 ore. Questo minore lasso di tempo accelera le procedure e garantisce il mantenimento di tutte le caratteristiche del prodotto fresco. Un congelamento più lungo e con una temperatura più bassa, come richiesto dalla Polonia, permetterebbe tempi più lunghi nella conservazione, stoccaggio e lavorazione, e farebbe perdere le caratteristiche organolettiche del prodotto. In altre parole aiuta i produttori ma non i consumatori. Per questo i soci del Cami hanno deciso di riunirsi in consorzio ed incontrare il rappresentante del Governo, Urso e quello del Parlamento, Romano, per chiedere che le istituzioni prendano consapevolezza della situazione del comparto e sostengano gli interessi dei produttori e dei consumatori. Sostengono che occorre maggiore tutela a livello europeo sulle procedure di affumicatura e conservazione e sulle indicazioni riportate nelle etichette. Inoltre occorrono aiuti per l’internazionalizzazione della produzione certificata “Made in Italy”  attraverso delle fiere in Italia e all’Estero, Workshop, convegni scientifici, social media per divulgare la cultura del salmone tra i consumatori. Attualmente, infatti, c’è ancora molta confusione sulla differenza che esiste tra il salmone di qualità e quello che non lo è e che per questo viene venduto a basso prezzo. Occorre una sinergia tra il governo italiano e il Parlamento Europeo per fare chiarezza e sostenere la qualità del prodotto Made in Italy, che è quello che distingue e fa apprezzare i prodotti italiani a livello internazionale.  Il prossimo appuntamento dei soci del Cami sarà ora con la deputazione italiana eletta al parlamento europeo. A loro verrà chiesto di vigilare sulla materia e tutelare i produttori e i consumatori italiani.