Il nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco di Palermo e l’unità cinofila “Aika” hanno concluso i rilievi all’interno dell’appartamento di vicolo Avenia a Naro dove è stato trovato il cadavere carbonizzato di Maria Rus, 54 anni, una delle due donne romene uccise nella notte tra giovedì e venerdì scorsi.

Confermato quanto già emerso nel primo sopralluogo degli inquirenti: non vi sono tracce di benzina o altro liquido infiammabile dentro l’abitazione. L’incendio sarebbe stato appiccato alla poltrona dove, nei pressi, è stato rivenuto il corpo della donna. Tocca adesso ai Carabinieri del Ris di Messina, a lavoro da domani mattina, compiere ulteriori e approfonditi rilievi investigativi nelle due abitazioni poste sotto sequestro e teatro del duplice femminicidio. In attesa che siano restituite le salme di Delia Zarniscu e Maria Rus, e siano organizzati i funerali con lutto cittadino, il sindaco, Maria Grazia Brandara, ha invitato la comunità a un momento di raccoglimento e commemorazione in piazza Cesare Battisti, davanti la chiesa di Sant’Erasmo, a conclusione della “Marcia dei duecento passi”, fra via Vinci e Vicolo Avenia, dove sono avvenuti i due efferati omicidi. All’iniziativa sarà presente il console della Romania.

Nel frattempo, in Municipio il sindaco Brandara ha ricevuto la figlia di Maria Rus, Marcela, che ha lanciato un accorato appello a tutte le altre ragazze che sarebbero state molestate dal romeno arrestato, Omar Edgar Nedelkov, a denunciare per avere giustizia.