di Massimo Brucato
L’ultimo sabato di giugno il Teatro Panoramico della Valle dei Templi ha ospitato le fasi finali della prima edizione del Premio Mandrarossa. Un brillante connubio tra vino e letteratura voluto dalla Cooperativa Settesoli di Menfi, della quale la linea Mandrarossa è quella di punta. La cooperativa è guidata dall’agronomo Giuseppe Bursi e dal suo incontro con la scrittrice e operatrice culturale Claudia Origoni nasce il progetto. Ma vediamo come è stato strutturato il premio. La scelta dei libri in concorso è stata fatta da un gruppo nutrito di librerie indipendenti allocate nelle capitali italiane della cultura dal 2015 a oggi – con inclusione anche delle città finaliste di quest’anno – e nelle capitali europee della cultura italiane. Con l’aggiunta di quelle di Milano, Napoli e Roma. Le opere sono state scelte tra quelle pubblicate nel periodo compreso tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025.
Le categorie di concorso sono diverse: c’è il Premio Mandrarossa, con un primo premio assoluto, un secondo e un terzo classificato e poi cinque categorie librarie, con un solo libro premiato, che prendono il nome dalle etichette dei vini della linea Mandrarossa. Giuria tecnica di alto livello, con Aldo Cazzullo presidente. Conduce la serata Nicola Prudente, uno dei conduttori della trasmissione di Rai2 “Decanter”. Alle sue spalle un grande ledwall riporta la scritta “Premio Mandrarossa – la Sicilia che non ti aspetti”, sullo sfondo i templi illuminati, la platea è piena a metà.
Tra proiezioni sul ledwall e due interventi musicali di Mario Cottone, accompagnato dal suo violoncello, salgono sul palco il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, Maria Grazia Cucinotta, presidente della Fondazione Agrigento 2025, Giuseppe Bursi, Claudia Origoni e, infine, Aldo Cazzullo. E a fine serata abbiamo conosciuto i libri premiati dalla giuria nelle varie sezioni:
– Premio Mandrarossa Sezione Narrativa:
1° premio Titti Marrone “Primmammore” Feltrinelli editore ;
2° premio ex aequo Michele Ruol “Inventario di quel che resta quando la casa brucia”
Terrarrossa editore e Janeck Gorcyza “Storia di mia vita” Sellerio editore;
– Sezione Giallo “Cavadiserpe”: Luca Mercadante “La fame del cigno” Sellerio editore;
– Sezione Favola “Bertolino Soprano”: Beatrice Monroy “La verità è moneta perdente” Zolfo
editore;
– Sezione Opera Prima “Calamossa”: Marta Aidala “La Strangera” Guanda editore;
– Sezione Romanzo Storico “Carthago”: Sabrina Zuccato “La levatrice di Nagyrev” Marsilio
editore;
– Sezione Ambiente Paesologia “Urra di Mare”: Laura Colosso “L’agave della Regina Vittoria” Aboca editore.
In chiusura foto di gruppo e applausi da una platea non nutritissima ma attenta e partecipe. Da citare anche lo spettacolo teatrale a due voci “Il romanzo della Bibbia” che all’indomani, sempre al teatro della Valle e stavolta stracolmo, hanno offerto Aldo Cazzullo e Moni Ovadia.