Piano industriale inadeguato e dannoso, carenze negli investimenti, tagli indiscriminati al costo del lavoro e peggioramento delle condizioni di lavoro per i 30 mila dipendenti italiani di Enel in Italia.

Ecco le ragioni di rilievo che hanno determinato lo  sciopero generale  indetto da Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil nazionali e che ha coinvolto anche la Sicilia con sit – in e manifestazioni di protesta in tutte le città, anche ad Agrigento, dove lavoratori e sindacati si sono radunati in presidio innanzi alla Prefettura.