Non si attenua l’escalation di morti vittime del lavoro in Italia. Nel solo mese di gennaio 2024 sono state già contate 45 morti bianche, di cui due in Sicilia. Nella classifica dei territori più colpiti dal funesto fenomeno, l’isola si piazza nella cosiddetta “zona arancione” insieme a Sardegna, Liguria, Lazio e Piemonte.

In zona rossa, invece, Umbria, Calabria e Abruzzo tra le altre. Nel 2023, secondo i dati Inail, si sono registrati 1041 incidenti mortali: una media di quasi 3 decessi al giorno. Se da un lato sono diminuiti gli incidenti fatali avvenuti nel tragitto casa – lavoro, che si sono ridotti da 300 a 242, dall’altro aumentano quelli durante il lavoro, aumentati da 790 a 799 casi. L’analisi territoriale mostra, invece, diminuzioni nel Nord Italia e al Centro. Gli incrementi riguardano il Sud, da 235 a 255, e le Isole da 84 a 90. L’AIDI, l’Associazione Imprese D’Italia, lancia una proposta legislativa per la gestione di un efficace sistema di prevenzione e protezione dei lavoratori: lo Stato deve riconoscere un incentivo fiscale alle imprese per la formazione dei propri lavoratori in termini di sicurezza nei luoghi di lavoro…