Non si placa, anzi tutt’altro, la “protesta dei trattori” degli agricoltori siciliani, che si sono uniti a quelli del resto d’Italia, ai francesi, ai tedeschi, agli spagnoli, contro le politiche di settore dell’Unione europea, che proprio oggi si riunisce in Commissione per tentare di avviare un dialogo costruttivo. Al mattino di oggi la rabbia di agricoltori e allevatori è approdata nella Valle dei Templi di Agrigento, verso cui ha marciato un lungo e rombante corteo, formato da decine di trattori provenienti da ogni parte della provincia. Poi la sosta alla rotonda Giunone, snodo stradale nevralgico. Inevitabile il ritardo se non lo stop al transito lungo le statali 640 e 115, verso gli altri capoluoghi dell’isola, come Palermo, Trapani, Caltanissetta e Catania.
Anche nella protesta di oggi ad Agrigento non sono stati ammessi simboli di partiti e sindacati, accusati da agricoltori e imprenditori del settore di non avere sostenuto e difeso le ragioni della categoria e di un settore strategico per l’economia.