Dario Safina - on pd

I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani hanno notificato la misura degli arresti domiciliari al deputato regionale del Pd, Dario Safina.  Nell’ambito della stessa indagine è stato notificato il divieto di dimora a Trapani ed Erice al direttore generale e al direttore amministrativo della “Trapani Servizi” spa, ditta che gestisce l’attività di raccolta dei rifiuti in città, e il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno all’energy manager per la Sicilia di una società che opera nel settore dell’lluminazione pubblica. Sono indagati di turbativa d’asta e corruzione.

Al centro dell’indagine, coordinata dalla Procura di Trapani, c’è l’attività illecita di dirigenti e collaboratori della municipalizzata “Trapani Servizi spa” che avrebbero truccato i concorsi del 2020 e 2021 per la selezione e designazione del direttore generale della società e per le nomine di un collaboratore esterno e del direttore tecnico. I due dirigenti indagati, destinatari del divieto di dimora, sono Carlo Maria Baldassare Guarnotta e Giuseppe Ullo. Al deputato regionale, ex assessore ai lavori pubblici del comune di Trapani, si contesta invece di aver pilotato, quando era in carica in Giunta, la gara di “project financing” per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, informando preventivamente l’imprenditore messinese Valerio Christian, energy manager per la Sicilia di una società nel settore della pubblica illuminazione, delle tempistiche di pubblicazione, dei contenuti e dell’importo di base del bando, consentendo così alla società di ottenere l’aggiudicazione della procedura con la presentazione di una offerta migliore rispetto a quelle dei concorrenti. Safina, inoltre, avrebbe promesso l’affidamento alla impresa, al di fuori di ogni procedura concorsuale, dei lavori di rifacimento dell’illuminazione degli impianti sportivi “Campo Aula” e “Campo Coni”.

E Safina, molto attivo sui social e sulla stampa, stamattina ha diffuso una nota: “Stamattina all’alba mi è stato notificato un provvedimento di arresti domiciliari. I fatti contestati dalla magistratura riguardano il periodo in cui ricoprivo il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Trapani. Due le accuse che gli inquirenti muovono nei miei confronti: corruzione e turbativa d’asta. Sono sereno e ho la coscienza tranquilla. Sono fiducioso nell’operato della magistratura e sono certo che riuscirò a chiarire la vicenda nel più breve tempo possibile”.