La Cassazione ha condannato, rendendo la sentenza definitiva, il direttore di un supermercato di Canicattì, Calogero Muratore, 64 anni, imputato di avere indebitamente trattenuto una parte degli stipendi dei propri dipendenti, costringendoli a subire trattamenti lavorativi e retributivi al di sotto di quanto previsto dal loro contratto di lavoro. Il datore di lavoro avrebbe usato la minaccia del licenziamento nei confronti dei propri impiegati per ottenere sullo stipendio il cosiddetto “cavallo di ritorno”. A denunciare quanto avvenuto è stato un lavoratore. Nel corso delle indagini ci si è avvalsi anche di intercettazioni ambientali.