Anche il quotidiano “La Repubblica” in questi giorni si è interessato del “caso” Agrigento Capitale della Cultura 2025. Più o meno come ha fatto nello scorso mese di dicembre il Sole 24 Ore ha paventato il rischio di un flop e ha sentito gli stessi interlocutori che, nonostante sia passato quasi un altro mese, gli hanno dato le stesse risposte. L’auspicio di Mangiacavallo, la sicurezza del sindaco Franco Miccichè che però non ritiene di dovere comunicare come si sta procedendo l’impegno di Roberto Albergoni e la preoccupazione di Vittorio Messina alla quale si aggiunge, in un altro articolo della stessa pagina, quello di Lello Analfino. E fin qui nulla di nuovo se non fosse che nel frattempo è passato un altro mese. Nel frattempo Agrigentonotizie scrive che il sindaco Miccichè per superare l’Inpasse ha deciso di autoconvocare il Cda del Consorzio Universitario Empedocle la cui quota di maggioranza è gestita dal Comune di Agrigento e di essere sicuro che entro fine mese arriverà il parere del Comune di Lampedusa. Così i tre soci fondatori (due dei quali gestiti dallo stesso sindaco Miccichè), entro questo mese avranno approvato lo statuto modificato dal Consiglio Comunale di Agrigento e possono procedere alla formazione del CdA della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025. A quel punto si potrà procedere alla scelta dei vertici dell’organismo che gestirà l’organizzazione delle iniziative di Agrigento Capitale 2025 e della corposa componente economica che vi girerà attorno. Naturalmente, come avviene sempre ad Agrigento, si parla sempre al futuro. A tutto ciò bisogna solo aggiungere uno “speriamo”.