Il ventiquattrenne, Omar Edgar Nedelkov viene portato in carcere

Il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara interviene con una nota ufficiale sul duplice efferato femminicidio di Naro e anticipa la proclamazione del Lutto cittadino per il giorno del funerale che, verosimilmente, potrebbe essere lunedì 8 gennaio.

Maria Grazia Brandara

“Sulla stampa di oggi leggo le tremende ricostruzioni sul duplice omicidio di ieri, con dettagli che fanno rabbrividire per la loro crudezza. A commettere tante efferatezze, non è stato un mostro: niente zanne, niente artigli. Solo una persona comune, come tante ne incontriamo ogni giorno. E questo, onestamente, fa davvero paura. Non si può accettare tutto questo orrore ad un passo dalle vite di tutti noi. Per questo ho deciso di proclamare il “lutto cittadino” quando sarà il giorno dei funerali delle due vittime, come segno tangibile della vicinanza dei naresi alle famiglie di Delia Zarniscu e Maria Russ e anche alla comunità romena, parte attiva, (e lo ha dimostrato anche in questa tragica occasione) e produttiva del nostro paese. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare e a dare il proprio contributo nella preghiera. Ringrazio infine i carabinieri e la Procura di Agrigento per aver individuato un presunto autore in così poco tempo”. Concentrandosi quindi sull’aspetto del femminicidio ha aggiunto:

“Troppe donne vengono uccise perché dicono NO ed è a difesa del diritto al NO che abbiamo il dovere di agire, oggi, per Maria e Delia, per il loro diritto al NO. Troppe donne vengono uccise perché sole e fragili. Quando ho definito sopra le righe la vita delle due vittime di Naro non intendevo che se la siano cercata, nè stavo esprimendo un giudizio morale: al contrario, intendevo dire che ogni donna deve poter scegliere come vivere senza che questa scelta diventi attenuante o causa della ferocia di uomini violenti e assassini. Che le due donne avessero avuto una vita travagliata è un fatto, che questo diminuisca la ferocia di quanto hanno subito non l’ho mai sostenuto nè mai lo sosterró.

Sono dalla parte delle donne sempre, non con le parole ma con i fatti, con un impegno quotidiano a difesa di quei diritti che troppo spesso diventano semplicemente oggetto della retorica.
Ci sono porte che nascondono violenze nascoste dall’omertoso silenzio di vicini che mai hanno sentito liti, urla, richieste di aiuto.
Il Mostro prima di essere tale è “persona comune”, come lo sono quanti picchiano mogli e fidanzate. Comuni, normali all’esterno sino a quando l’azione delle forze dell’ordine non ci racconta del loro istinto violento.

Intanto dal punto di vista delle indagini, ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo delle due donne che ha confermato come siano state uccise in modo violento dopo essere state colpite ripetutamente. Domani, invece, i carabinieri del Ris di Messina entreranno nelle due abitazioni dove sono stati consunati i due delitti per raccogliere tutti gli elementi che potranno essere utili ad accertare le responsabilità del 24enne