La tradizione incontra la memoria e si rinnova nella creatività: anche per l’edizione 2025 della Sagra della Salsiccia, la comunità aragonese potrà ammirare una cartolina celebrativa. A realizzarla è stato ancora una volta Luciano Graceffa, che ha raccolto l’eredità di un vero e proprio simbolo della festa, la cartolina allegorica ideata a partire dalla metà degli anni Ottanta dal compianto dottor Franz Butera, medico e artista poliedrico, rimasto nel cuore di intere generazioni.


Le cartoline di Butera, curate con meticolosa attenzione, erano attese quasi quanto la stessa sagra, al punto da imprimersi nell’immaginario collettivo. Oggi, a distanza di anni, questa tradizione rivive grazie a Graceffa, che ha accettato la sfida di reinterpretarla in chiave moderna.

Lo abbiamo intervistato.

Luciano, come nasce il suo legame con le cartoline della Sagra?
«Ho sempre ammirato il dottor Franz Butera, che ho sempre paragonato a un Enzo Jannacci nostrano: entrambi grandi medici e artisti poliedrici. Quando mi è stato proposto la prima volta se me la sentivo di creare una cartolina per la Sagra del 2023, accettai con entusiasmo e, soprattutto, con grande onore».

Dopo quella prima esperienza, è arrivata la conferma anche per le edizioni successive…
«Sì, quest’anno ho accolto con piacere l’invito del presidente della Pro Loco, l’architetto Giuseppe Sferrazza Papa, a disegnare anche la cartolina dell’edizione 2025. È un impegno che vivo con grande responsabilità e con profondo attaccamento alla mia comunità».

Le sue cartoline seguono un filo conduttore preciso. Ci racconta quali sono stati i soggetti scelti?
«Ho preso ispirazione dalle opere di Butera, elaborandone però una mia versione 2.0. Nel 2023 ho rappresentato Piazza Rosario con i santi Pietro e Paolo; nel 2024 il Palazzo del Principe con gli artisti della “Via degli scrittori”, guidati da Pirandello; nel 2025 la cartolina avrà come protagonista la Torre del Salto d’Angió, con tanti artisti del passato intenti a deliziarsi della salsiccia che ha reso famosa Aragona in tutta la provincia e non solo».
Si definisce artista o semplicemente appassionato?
«Tengo a precisare che non sono un artista: sono un cittadino che, nel suo piccolo, vuole contribuire a portare avanti quelle tradizioni che hanno sempre contraddistinto il nostro paese».

La nuova cartolina, dunque, non sarà solo un oggetto da collezione, ma anche un simbolo di continuità culturale, capace di legare passato e presente, memoria e creatività, sotto il segno della Sagra della Salsiccia, appuntamento che rimane tra i più sentiti e identitari per la comunità aragonese.