salone del libro

di MASSIMO BRUCATO

Salone del libro di Torino, seconda giornata. Afflusso di gente moltiplicato rispetto alla giornata di apertura. Ci si tuffa dentro il Lingotto con una lista degli incontri che non vuoi mancare, ma poi ti accorgi che le cose non funzionano così. Certo, alcune cose non le perderai, ma c’è sempre qualcosa – una storia, un personaggio, dei suoni, un incontro imprevisto – che ti rapisce e ti fa perdere il senso del tempo. Ma veniamo alla nostra Sicilia. Quest’anno si festeggia il 15º compleanno di Taobuk, il festival del libro di Taormina, che viene presentato a inizio di giornata in uno degli spazi dell’Oval, la Sala Indaco. Peccato che sia uno egli spazi meno accoglienti del Salone. Molti i personaggi famosi coinvolti nell’organizzazione del festival, che si svolgerà dal 18 al 23 giugno a Taormina. Il tema sarà “Confini”, e verrà affrontato a più voci. Dietro il tavolo dei relatori, qui al Salone, gli scrittori Paolo di Paolo e Matteo Collura in compagnia di Antonella Ferrara, direttore artistico di Taobuk. Il programma sembra davvero ricco, potete consultarlo sul sito dell’evento. Vado poi alla ricerca di case editrici agrigentine, nella speranza di trovarne almeno una. E la trovo,  non nello Spazio Sicilia ma nello stand della Confederazione Nazionale dell’Artigianato che accoglie trenta editori indipendenti di varie regioni Italiane. Qui è ospite la casa editrice agrigentina Medinova, guidata da Antonio Liotta. Che è lì, dietro il banco dello stand, a dialogare con un autore del quale, di recente, è stata pubblicata un’opera. Tra i volumi sul banco le copie di alcuni libri dello scrittore favarese Antonio Russello di cui Medinova sta curando la ristampe di tutte le opere. Prossima tappa lo stand della nostra regione, dove si presenta la prima edizione del Premio Letterario Mandrarossa, promosso e sponsorizzato dalla conosciutissima azienda vitivinicola di Menfi Settesoli, di cui la linea di vini Mandrarossa è una costola. Dietro il tavolo dei relatori c’è Claudia Origoni, responsabile del premio, che saluta e passa la parola a Giuseppe Bursi, presidente di Settesoli. Bursi racconta come l’azienda ami legarsi all’arte. In questo caso, dice, vuole dare un contributo alla lettura sposando il vino con opere letterarie di nuova creazione. Protagoniste del premio saranno le librerie indipendenti legate alle capitali italiane della cultura, dalla prima designata a oggi, e non solo. Non a caso è presente tra il pubblico Giuseppe Parello, presidente della Fondazione Agrigento 2025. Viene chiamato in causa e racconta di come la Fondazione abbia sposato l’evento, che peraltro vedrà i suoi momenti conclusivi giorno 28 e 29 giugno prossimi nel Teatro Panoramico della Valle dei Templi. Prima di quel momento una prestigiosa giuria, presieduta da Aldo Cazzullo, valuterà le opere in concorso nelle diverse sezioni previste. Cazzullo saluta in video, alcuni membri della giuria dal vivo, le persone che assistono applaudono. Si finisce ovviamente con un brindisi.